Siamo arrivati alla quarta puntata della nostra rubrica su come scrivere un post per il tuo blog nel modo migliore.
Nella prima puntata abbiamo parlato di cosa scrivere o condividere sul tuo blog.
Nella seconda di come trovare le idee giuste.
Nella terza di cose un po’ più tecniche come ad esempio come utilizzare i titoli, le parole chiave e i numeri per attrarre l’attenzione del lettore e dei motori di ricerca.
Oggi ci dedichiamo allo stile e alla lunghezza dei post.
Prima di iniziare a scrivere il tuo post
Prima di iniziare a scrivere un post per il blog della tua organizzazione non profit dovresti chiederti una semplice domanda: “Come si integra questo articolo con gli altri nel blog?”
Tutti i post del tuo blog dovrebbero formare un’unica grande immagine, l’immagine che vuoi dare della tua ONP.
Ciò significa che devi sederti e capire attentamente che cosa vuoi che il tuo blog (e i singoli post del tuo blog) aggiungano al racconto dell’attività della tua non profit.
Semplificando: se sarai un moderno cantastorie, riuscirai a fare quello che oggi nel gergo del marketing si chiama storytelling.
Assicurati che i tuoi post lavorino insieme come una squadra per raggiungere gli obiettivi che ti sei proposto. Ricorda che quello che scrivi dovrebbe aiutare le persone a risolvere dubbi o problemi e, in generale, donare conoscenza e creare fiducia e consapevolezza sulla causa che la tua non profit persegue.
Quanto deve essere lungo un post sul blog?
La questione della lunghezza dei post è molto controversa tra gli addetti ai lavori.
Nella nostra esperienza però abbiamo notato che nel mondo del non profit post più lunghi dello standard (1000 parole è considerato un post breve mentre 2000 lungo) hanno performance migliori rispetto a quelli brevi.
Certo, nessuno leggerà né un post lungo né un post breve se non porta valore aggiunto al lettore quindi la pagina verrà abbandonata a prescindere dalla lunghezza del testo.
Il nostro consiglio come sempre è quello di testare in prima persona la validità dei nostri suggerimenti, quindi prova a scrivere un post breve, uno lungo e, dopo un paio di mesi, confronta le statistiche.
A seconda dei risultati decidi cosa va meglio per te e la tua organizzazione.
Oltre i contenuti…lo stile
Quando scrivi i tuoi post, guarda spesso la “preview” (anteprima) per vedere come risulterà esteticamente e graficamente.
Il layout dei post dovrebbe essere attraente, semplice e facile da leggere.
Ciò significa assicurarsi di aver impostato:
- La giusta dimensione dei caratteri: il tuo font deve essere facile da leggere e sempre lo stesso per ogni post, in questo modo l’articolo sarà facilmente identificabile come proveniente dal blog della tua non profit.
- Immagini di qualità: immagini di alta qualità (ma a caricamento veloce) che aggiungono valore al post e aiutano nello scorrimento del post.
- Paragrafi brevi per aiutare la lettura e semplificare l’identificazione delle varie sezioni del tuo testo
- Una buona formattazione: grassetto, corsivo e punti elenco aiutano a spezzare il testo e i motori di ricerca ad identificare meglio le parole chiave con cui indicizzarti
- Controlla SEMPRE l’ortografia e la grammatica
Questi potrebbero sembrare consigli banali, ma tu quante volte hai smesso di leggere un articolo (magari interessante) sul web perché impaginato male, difficile da leggere su uno schermo, pieno di errori e…brutto?
Hai scritto un post lunghissimo? Dividilo!
Hai in mente un racconto che ti sembra troppo lungo?
Prova a dividerlo in capitoli, un po’ come stiamo facendo noi di Adv4NonProfit con questa rubrica settimanale.
Per spiegare tutto quello che c’è da sapere su come scrivere un blog efficace avremmo potuto scrivere un unico lunghissimo post…ma in quanti sarebbero arrivati fino alla fine?
Ricordati che la soglia di attenzione su Internet è molto bassa quindi se hai una storia molto lunga da raccontare la cosa migliore è quella di suddividerla e creare più post diversi legati tra di loro.
Crea contenuti che soddisfino tutti
È molto difficile accontentare tutti, ma una cosa che puoi provare a fare è soddisfare il maggior numero possibile di “gruppi di persone“.
Ad esempio, è facile capire che se un post è condiviso solo su Facebook o solo su Linkedin sei riuscito a colpire due gruppi di persone distinte in quanto, generalmente, le persone che frequentano i due social sono tendenzialmente diverse.
Ciò significa che le persone “consumano” le cose in modi diversi.
Ad alcuni possono piacere le spiegazioni tecniche sul come hai costruito un pozzo in una zona arida, ad altre una fotografia scattata da un volontario mentre aiuta le persone in difficoltà, ad altre ancora la narrazione di una storia a lieto fine, ecc..
Se riesci a creare un post che copre tutti questi aspetti (e molti altri), riuscirai ad interessare gruppi di persone diversi e, auspicabilmente il tuo post sarà condiviso in più piattaforme diverse e letto da molte più persone.
Questo ha anche il vantaggio di essere eccellente per il posizionamento sui motori di ricerca che premiano la qualità dei testi sui blog.
Non hai tempo per occuparti della gestione del tuo blog o delle tue pagine social? Chiedici una consulenza personalizzata gratuita, cercheremo di aiutarti.
Ti sei perso un articolo della rubrica settimanale?
Ecco la lista degli argomenti che abbiamo toccato finora:
- prima puntata: che contenuti usare
- seconda puntata: trovare idee e ottimizzarle per i motori di ricerca
- terza puntata: usare titoli, sottotitoli e parole chiave
- quarta puntata: stile e lunghezza dei post
- quinta puntata: come chiudere un post
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