Glossario

Adv

Adv è l’abbreviazione della parola inglese advertising che significa pubblicità.

Si intendono adv (al maschile) tutte le forme pubblicitarie sia offline che online come, ma non solo, spot televisivi, cartelloni pubblicitari, post sponsorizzati su Facebook o altri social e risultati sponsorizzati sui motori di ricerca, banner sui siti ecc..

Captcha

La parola Captcha è un acronimo che sta per “completely automated public Turing test to tell computers and humans apart”, ma non spaventarti, sicuramente ci sei incappato e non era una cosa così terribile.

La traduzione letterale è “Test di Turing pubblico e completamente automatico per distinguere computer e umani” ma in parole semplici le Captcha non sono altro che delle automazioni che permettono di sapere se chi, solo per fare un esempio, si sta iscrivendo alla tua newsletter è un essere umano reale o un programma che sta iscrivendo mail “a caso”.
Le Captcha quindi non sono altro che un sistema di sicurezza che protegge gli utenti da spam e dalla possibilità di furto di dati.

Google Ad Grants

Google Ad Grants è il programma di Google per il terzo settore che consente alle organizzazioni non profit accreditate di ottenere fino a 120.000$ all’anno da spendere in pubblicità sul motore di ricerca.

Google Ad Grants rende più semplice agli utenti fare donazioni e alle organizzazioni reclutare volontari e far conoscere le proprie cause benefiche ad un maggior numero di persone.

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Google AdWords

Google AdWords è la piattaforma pubblicitaria di Google in cui gli inserzionisti fanno offerte su determinate parole chiave affinché i loro annunci appaiano nei risultati di ricerca di Google.

In parole molto semplici: l’inserzionista sceglie alcune parole chiave che un utente potrebbe utilizzare su Google per trovare il suo servizio, quindi crea un annuncio che apparirà sulla SERP in base a quelle parole chiave.
Visto che probabilmente l’inserzionista in questione non sarà l’unico che vorrebbe pubblicare annunci per quei termini particolari Google utilizza il metodo dell’asta per determinare quale annuncio apparirà (o non apparirà affatto) nelle prime posizioni.

Oltre al budget pubblicitario impostato dall’utente, la posizione effettiva degli annunci è determinata dal ranking e dal punteggio di qualità dell’annuncio (determinato da un algoritmo che monitora diversi fattori).

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Google AdWords Express

Google AdWords Express è la piattaforma pubblicitaria semplificata di Google. A differenza di AdWords si può impostare il budget e, in base al tipo di attività, Google fornirà un elenco di parole chiave per attivare gli annunci. Su questa piattaforma si possono attivare meno opzioni.

Sebbene la piattaforma non contenga la possibilità di creare formati di annunci avanzati, si possono scrivere i propri annunci che verranno visualizzati (come per AdWords) accanto, sopra o sotto i risultati di ricerca come “Link sponsorizzato”.

Best Practice (buona prassi)

Le best practice (in italiano tradotto come buone prassi, buone pratichemigliori pratiche o miglior prassi) sono quelle esperienze, procedure o azioni significative che in passato hanno permesso di ottenere i migliori risultati, relativamente a svariati contesti e obiettivi preposti.

A seconda del contesto in cui ci troviamo, le best practice possono essere definite come una raccolta di esempi, procedure e/o esperienze passate che vengono trasformate in regole o metodi che possono essere seguiti e ripetuti.

Blog

l blog nascono più di 20 anni fa, esattamente nel 1997 con il nome di WebLog in quanto in origine non erano nulla di più che una specie di giornale interattivo on-line dove si potevano scrivere i propri articoli, e gli utenti potevano leggere ed eventualmente commentare con le loro opinioni.

Se fino a pochi anni fa il blog era principalmente uno strumento utilizzato per scrivere i propri pensieri, una specie di diario personale, oggi viene utilizzato anche per lavorare, promuovere la propria azienda, vendere prodotti, far conoscere le proprie cause, ecc.

Il blog può essere autonomo o legato ad un sito web (come ad esempio sul nostro sito Adv4NonProfit), i post pubblicati sul blog possono essere aperti ai commenti o meno, dipende dall’utilizzo strategico che vogliamo farne.

Oggi esistono numerose piattaforme gratuite dove puoi creare un blog per la tua ONP. Non è particolarmente difficile e anche i meno esperti possono cimentarsi nella creazione di un blog, ma se ti trovi in difficoltà puoi sempre contattarci per una prima consulenza gratuita.

Call to action

Call to action (CTA) è un termine di marketing che significa, letteralmente, CHIAMATA ALL’AZIONE. Si riferisce a qualsiasi mezzo che possa sollecitare una risposta immediata o incoraggiare una vendita/azione immediata da parte del nostro utente target.

Nel web marketing la call to action solitamente è una frase pensata per provocare una risposta immediata dal pubblico. Normalmente si usa un verbo imperativo come “Chiama ora“, “Scopri di più” o “Dona ora“.

Una CTA può anche essere una semplice richiesta non impegnativa come “Scopri di più sulla nostra associazione” o “Guarda le foto della nostra missione in Africa” o una richiesta molto più impegnativa come “Mettiti alla prova, diventa volontario“.

Cookie

Un Cookie è un file di testo che durante la navigazione su web viene salvato sul tuo dispositivo (PC, tablet, smartphone).

I Cookie permettono al sito di caricare le impostazioni, la lingua, e le dimensioni dei caratteri precedentemente utilizzate dall’utente ad ogni sua nuova visita al sito.

Donor Funnel

Il donor funnel (similmente al marketing funnel) è un modello che descrive le varie fasi del viaggio di un potenziale donatore o volontario dalla prima interazione con la tua non profit (ad esempio su una pagina Facebook, un articolo di giornale o da una ricerca su Google) fino all’obiettivo finale: la conversione. In altre parole analizza il viaggio di una persona dalla scoperta della tua associazione al momento in cui compirà l’azione che hai in mente.

L’ottimizzazione del tasso di conversione riguarda lo spostamento delle persone attraverso il tuo “imbuto di marketing”, trasformandole da potenziali donatori/volontari/sostenitori in donatori/volontari/sostenitori entusiasti e fidelizzati.

Landing Page

Nel web marketing si parla di landing page quando una pagina web è stata specificamente pensata e strutturata in modo che venga raggiunta dai visitatori dopo aver cliccato un link, un pulsante o una pubblicità. Questa pagina parlerà quindi di argomenti specifici che saranno stati anticipati nella pagina in cui si trova il link o della pubblicità e dovrà essere ottimizzata per una specifica parola chiave, o frase, per “attrarre” i motori di ricerca.

Le landing page sono l’elemento base di qualsiasi attività di web marketing per il non profit perché permettono, se ben progettate, di trasformare gli utenti in donatori, volontari e sostenitori.

TechSoup

TechSoup è la prima piattaforma internazionale che aiuta le organizzazioni non profit di tutto il mondo a digitalizzarsi.

Come? Fornendo accesso a prodotti software e hardware o ai servizi in cloud delle aziende leader del settore ICT ad un costo marginale o in totale donazione e offrendo servizi di formazione sul digitale ed assistenza informatica.

TechSoup è un’iniziativa non profit nata a San Francisco nel 1987 e presente oggi in 236 paesi nel mondo per aiutare oltre 1 milione di non profit a potenziare il proprio impatto sociale attraverso la tecnologia e il digitale.

Continua a leggere direttamente sul sito TechSoup.

Usability (Usabilità)

Il concetto di usabilità (usability) viene introdotto ufficialmente dalla norma ISO 9241-11:1998, poi aggiornata dalla ISO 9241-210:2010 che lo definisce come:

Il grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza, soddisfazione in uno specifico contesto d’uso” (fonte: Ministero dell’interno)

  • ​Efficacia: accuratezza e completezza con cui certi utenti possono raggiungere certi obiettivi in ambienti particolari.
  • Efficienza: le risorse spese in relazione all’accuratezza e completezza degli obiettivi raggiunti.
  • Soddisfazione: il comfort e l’accettabilità del sistema di lavoro per i suoi utenti e le altre persone influenzate dal suo uso.
  • Facilità di apprendimento: l’utente deve raggiungere buone prestazioni in tempi brevi.
  • Facilità di memorizzazione: l’utente deve poter interagire con un’interfaccia anche dopo un periodo di lungo inutilizzo, senza essere costretto a ricominciare da zero.
  • Sicurezza e robustezza all’errore: l’impatto dell’errore deve essere inversamente proporzionale alla probabilità d’errore.

Progettando un sito web o una landing page dovremo quindi sempre cercare di pensare prima alla usability.

Questi alcuni consigli:

  1. Fare in modo che le informazioni sul nostro sito siano presentate in modo chiaro e conciso, evitando termini tecnici o specialistici
  2. Semplificare al massimo tutti i compiti che l’utente deve compiere per arrivare al suo obiettivo
  3. Offrire all’utente le scelte di navigazione corrette, in una maniera che risulti ovvia
  4. Organizzare ogni pagina del sito in modo che l’utente riesca sempre a comprendere con facilità le azioni da compiere
  5. Eliminare ogni ambiguità relativa alle conseguenze di un’azione (ad esempio fare clic su cancella/rimuovi/dona)
  6. Mettere la cosa più importante nella posizione giusta della pagina web o della landing page (esistono studi scientifici riguardo al posizionamento degli elementi dei una pagina web)
  7. Fare in modo che l’utente abbia un rapido feedback (informazione di ritorno) ad ogni azione compiuta (ad esempio, se mi iscrivo ad una newsletter mi aspetterò di atterrare su una pagina di ringraziamento subito dopo aver cliccato si “iscrivimi” e di ricevere subito dopo una mail di conferma)
  8. Utilizzare una grafica accattivante utilizzando correttamente immagini, tabelle, sezioni informative
  9. Ridurre gli sforzi dell’utente.

L’usabilità di un sito web ha, quindi ,come obiettivo primario quello di economizzare lo sforzo cognitivo dell’utente, proponendo azioni che siano facili da capire, da imparare, da utilizzare, da ricordare, che evitino gli errori o che, almeno, rendano gli errori rimediabili e che gratifichino l’utilizzatore.