Siamo arrivati alla seconda puntata della rubrica su come scrivere contenuti perfetti per Twitter.

Nella prima puntata abbiamo visto le basi, oggi proseguiamo con i consigli per ottenere il massimo dal social network cinguettante per la tua non profit.

Non mi segue nessuno! Come faccio ad avere più follower su Twitter?

Su Twitter non mi segue nessuno
Quando sei all’inizio della tua avventura su Twitter parti da 0 follower e a nessuno piace parlare da solo, quindi dovrai iniziare a farti seguire dalle persone che potrebbero essere interessate a quello che fai e che racconti.

Non è la cosa più difficile del mondo e non ti servono lauree particolari, infondo si tratta solo di conoscere le persone, scoprire come puoi aiutarle e…aiutarle!

Per conoscere nuove persone su Twitter devi prima fare in modo che ti conoscano.

Il tuo primo compito, quindi, sarà quello di assicurarti che sulla pagina della tua ONP ci sia una biografia che racconti chi sei e cosa fai e foto di copertina e di profilo pertinenti allo scopo che persegue la tua associazione.

Chi vuoi che siano i tuoi follower?

Dai ai tuoi follower di twitter un motivo per seguirti
Sicuramente non potrai scegliere i tuoi follower uno per uno ma sicuramente ti interesserà raggiungere due tipi di potenziali follower:

  1. le persone che la tua organizzazione vuole aiutare
  2. le persone che possono aiutare la tua organizzazione a raggiungere questo scopo

Una volta che avrai identificato queste due figure pensa a cosa potrebbero volere queste persone:

  • informazioni generali,
  • rassicurazioni sulla opera e integrità della tua struttura,
  • prove di quello che sostieni di fare con le donazioni,
  • consigli,
  • risposte,
  • notizie, ecc.

A questo punto non ti rimane che capire come soddisfare queste esigenze usando Twitter.

Spesso le persone che vengono in contatto con una non profit su Twitter vogliono semplicemente sentirsi in contatto con qualcuno che capisce davvero i loro problemi.

Altre volte cercano persone che la pensino come loro per entrare a far parte di una comunità (e potrebbero essere i tuoi futuri volontari o sostenitori).

Spesso, soprattutto se operi in campi quali le emergenze, potrebbero cercare semplicemente informazioni attendibili.

Per dare ai tuoi follower quello che cercano non è sempre necessario scrivere tutti i post personalmente, anzi, è consigliato condividere tweet interessanti di altre persone o associazioni, articoli, video e risorse anche create da altri ma attinenti alla tua causa.

Se, ad esempio, ti occupi di aiutare i cani randagi, potresti condividere i tweet dei canili della tua zona, gli appelli di smarrimento o ritrovamento, articoli di veterinari che parlino di come affrontare un animale trovato per strada e così via.

Se scriverai e condividerai cose interessanti noterai che i follower inizieranno ad arrivare.

Condividi e sarai condiviso

condividi e sarai condiviso
Ora che hai bene in mente chi stai cercando di raggiungere, inizia a inviare il tipo di tweet che potrebbero interessare a queste persone.

Prova a seguire alcuni blog, siti web e canali YouTube che i tuoi potenziali follower potrebbero apprezzare, in questo modo potrai sempre avere qualcosa da condividere.

Puoi pianificare i post con alcuni di questi contenuti creati da altri in anticipo (ad esempio usando un tool come PostPickr di cui abbiamo parlato qui), ma non esagerare, pensa sempre anche a creare dei contenuti originali.

Segui persone competenti e che scrivono post pertinenti alla causa della tua associazione e condividi i loro tweet più interessanti.

I tuoi follower lo apprezzeranno e ti aiuteranno a farti notare da chi ha inviato il tweet originale e magari a farti seguire anche da loro.

Segui a tua volta le persone più interessanti che ti hanno messo il follow, inizia a conversare, se saprai essere interessante e coinvolgente vedrai che la popolarità della tua ONP salirà di conseguenza.

Non scoraggiarti

Twitter va conquistato
Twitter è un social network un po’ più difficile da conquistare rispetto a Facebook.

Se all’inizio i consigli che stai seguendo ti sembreranno non funzionare sappi che ci vuole tempo.

Continua a sperimentare con i contenuti, i tempi di pubblicazione e la frequenza dei tuoi tweet per vedere cosa piace di più ai tuoi follower.

Non esagerare con i tool di automazione

tool di automazione per pubblicare
Come abbiamo visto spesso i tool di automazione possono aiutare a gestire i piani editoriali, ma non bisogna esagerare.

Esistono tool che ti aiutano a pianificare le pubblicazioni in modo da poter twittare quando non sei a un pc o non hai la possibilità di farlo, ma esistono anche altri tool che mandano DM (messaggi diretti e personali) automaticamente quando qualcuno ti segue o ti menziona o che, addirittura dialogano in privato come se fossi tu (si chiamano bot).

Il concetto è sempre lo stesso: non mentire ai tuoi follower, infatti l’automazione diventa cattiva quando sei raramente su Twitter ma vuoi far finta di essere lì, quando non segui i tweet e i DM (messaggi diretti) che le persone ti hanno inviato ma vuoi far finta di farlo, quando li usi solo per farti promozione senza dare valore aggiunto (ad esempio potrebbe non essere la cosa più furba da fare il programmare ogni giorno 10 tweet chiedendo donazioni)

La chiave è che Twitter è tutto basato sulla creazione e il mantenimento delle relazioni.

Se un po’ di automazione aiuta, va bene, ma non dovrebbe essere usato per indurre le persone a pensare che stanno parlando con te quando stanno parlando ad un software.

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