Quando parliamo di marketing per il non profit spesso ci fermiamo alla semplice raccolta di fondi.
Fare fundraising, oggi, sembrerebbe essere molto più semplice rispetto ai tempi in cui non esistevano web e cellulari, ma spesso non è così facile.

Perché? Il motivo è semplice, molte ONP non conoscono il processo che porta le persone a decidere di donare proprio a loro!

Ecco perché costruendo un donor funnel ben studiato, ogni associazione, ONLUS o fondazione sarà in grado di connettersi meglio con il donatore dei tempi moderni.

Rispetto al passato, oggi siamo tutti molto più connessi, ma anche molto più distratti.
Ogni giorno siamo bombardati da messaggi di amici, da pubblicità, da notizie di tendenza, ma, nonostante tutto, vogliamo essere ben informati sulle cause che supportiamo.
Oggi, però, abbiamo un potere in più rispetto al passato: poter parlare e diffondere facilmente le cause che amiamo, con una semplice condivisione.

Suggerimento: una campagna sui diritti umani potrebbe presentare la sua raccolta di fondi dopo aver informato i sostenitori attraverso delle petizioni. Infatti chi firma una petizione è più informato e quindi più propenso a dare. Inoltre con i dati raccolti dalle petizioni si potrà fare lead generation e creare il proprio database per costruire una lista per il remarketing.

Cos’è il marketing funnel e come si può trasformare in donor funnel?

Il funnel di marketing è una struttura per definire i passi che un potenziale cliente compie per passare dalla conoscenza di un prodotto al suo effettivo acquisto.

Il donor funnel, quindi, è una struttura che definisce i passi che un sostenitore compie per passare dalla consapevolezza della causa, alla donazione alla causa, alla condivisione della causa con gli amici.

Nella pratica, si tratta di studiare e COMPRENDERE quali sorgenti di traffico, pagine di destinazione ed email servono per:

Catturare l’interesse del potenziale donatore
Una volta che scopriamo che qualcuno è interessato alla nostra causa dobbiamo impegnarci a mantenere alta la sua attenzione e il suo interesse. Conoscere come è venuto per la prima volta in contatto con noi può essere quindi utile per continuare a stimolare la sua attenzione.
Nutrire l’interesse di chi conosce la nostra causa
Dal primo momento in cui il potenziale donatore viene a contatto con la nostra causa e ne mostra interesse (con un like ad un post, ad esempio), al momento in cui decide che la nostra causa vale una donazione, il percorso può essere più o meno lungo. Dobbiamo quindi cercare sempre di tenere alta l’attenzione e il coinvolgimento (tramite social, e-mail, ecc.).
Convertire l’interesse del donatore
Chiediamo una donazione SOLO nel momento in cui prevediamo sia completamente convinto della nostra causa ed emotivamente coinvolto.
Trasformare i nuovi donatori in sostenitori attivi
Dopo la donazione il passo successivo è quello di trasformare i sostenitori economici in sostenitori e portavoce della causa.

Quali sono i primi passi per fidelizzare i donatori e trasformarli in ferventi sostenitori o volontari?

La regola primaria è sempre la stessa stimolare, coinvolgere e creare emozione con i tuoi contenuti. Questi sono alcuni spunti da cui puoi partire.

Racconta storie d’impatto
Racconta cosa fa la tua non-profit, mostra i successi ottenuti ma anche i fallimenti, nessuno è perfetto ed ammettere un fallimento ti fa apparire più “umano”.
Rendi il potenziale donatore l’eroe
Parla dell’impatto che le sue donazioni avranno. Parla di come i volontari hanno utilizzato ogni singolo euro ricevuto in donazione e, se lo ritieni necessario, parla direttamente di come la donazione ricevuta ha cambiato la vita di una o più persone, rimuovendo il focus dalla tua organizzazione e spostandolo sul donatore e i beneficiari diretti.
Sbarazzati della call to action “Dona”
Prova ad utilizzare frasi più emotivamente coinvolgenti, come ad esempio “Dai da mangiare alle famiglie affamate“, “Aiuta i terremotati ad avere un tetto sotto cui vivere“, “Fai bere acqua pulita a questa famiglia“, ecc.

Questi sono alcuni suggerimenti che ti consigliamo di seguire nella tua comunicazione. Se credi di aver bisogno di una consulenza o di maggiori informazioni contattaci.